A tre giorni dall'attesissima sfida con la Germania, dal ritiro di Casa Azzurri a Montpellier hanno parlato in conferenza stampa Florenzi, Immobile e Insigne, che in coro hanno ripetuto come un mantra che l'impresa è possibile: "Abbiamo scalato una vetta importante, ma ora abbiamo l'Everest davanti - ha detto il giallorosso - ma siamo una buona squadra e sappiamo che uniti possiamo fare qualcosa di importante". "Per partite come Italia-Spagna e come Italia-Germania non servono le motivazioni - ha detto ancora il centrocampista - Chi pensa alle difficoltà, agli infortuni, a loro che hanno riposato un giorno in più, è un perdente. Non ci sono scuse. Noi dobbiamo prendere forza da queste cose, insieme possiamo fare tutto". "In Germania dicono che questa volta piangerà l'Italia? Lo fanno perchè li abbiamo battuti tante di quelle volte che stavolta si buttano avanti...". Ciro Immobile, che la Germania la conosce bene per aver giocato nel Borussia Dortmund, ammette che ad essere favoriti sono i tedeschi, ma crede comunque nell'impresa: "Sappiamo che la Germania è forte, sono i campioni del mondo. Hanno fiducia in loro stessi, hanno segnato 3 gol nell'ultima partita, ma noi vogliamo dimostrare di essere forti. Siamo un gruppo unito, tutti e 23 i giocatori, lo staff, il Mister e la gente che ci segue, che noi vogliamo continuare a far sognare". "Abbiamo iniziato a preparare la partita guardando qualche video - ha proseguito l'attaccante - hanno poche lacune, ma noi stiamo studiando i loro punti deboli per fargli male. Loro possono dire quello che vogliono, ma alla fine sarà il campo a parlare" ha concluso l'azzurro. "Io come Paolo Rossi?" Lorenzo Insigne alza le spalle: "Questo al massimo lo dovete dire voi, io quando vengo chiamato in causa cerco solo di dare il massimo e di mettermi a disposizione dei miei compagni. Poi se arrivano le giocate oppure un gol certo non mi dispiacerebbe". "L'importante però non è chi segna - ha proseguito l'attaccante napoletano - ma arrivare alla vittoria e andare avanti. Non c'è invidia fra di noi, come ha sempre detto il Mister siamo tutti titolari, questa è la nostra forza". La chiusura è proprio su Antonio Conte: "Il Mister ci sta insegnando tantissimo, la voglia e la grinta che ci trasmette noi la mettiamo in campo come dei cani rabbiosi".
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